Il corpo trasversale è stato interamente svuotato per inserire l’imponente cucina panoramica e la zona pranzo, dominata dallo studiolo rialzato. Da qui è possibile ammirare la tettonica dell’edificio, coronato dalle capriate lignee che sembrano galleggiare sulle pareti. Attraverso la grande vetrata che ha sostituito il caratteristico prospetto a capanna del casale, lo sguardo si lancia per chilometri attraverso il fianco orientale dell’altopiano ibleo, costellato di ulivi e carrubi e segnato qua e là da affioramenti rocciosi. Il legno, la pietra e il ferro, materiali costruttivi ripresi dalla tradizione e reinterpretati in chiave contemporanea, definiscono ogni ambiente, valorizzato al massimo dall’uso delicato della luce, che accarezza le superfici e le sue diverse materie. La piscina a sfioro è sospesa tra la terra e il cielo. Nuotandoci dentro diventa un tutt’uno con il mare mediterraneo, anche se lontano chilometri.